BROGLIACCIO DI SCARNA VERITA'

BROGLIACCIO DI SCARNA VERITA'
schizzi, ricordi, appunti, foto, notizie su e di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo

sabato 14 settembre 2013

Giuseppe D'Ambrosio Angelillo DOSTOEVSKIJ Teoria dell'Amore ACQUAVIVA (7 volume)

"LA TEORIA DELL'AMORE"

Cercherò di darvi una introduzione di carattere generale de L'Adolescente, del nerbo, del succo più importante che, dal punto di vista del pensiero, vien fuori da questo romanzo. Naturalmente per ovvi motivi sarò costretto a essere molto concettoso o anche un po' astratto, però devo farlo, altrimenti non riesco a isolare le idee e a farvele vedere.
Tutto sommato, questo romanzo è assolutamente atipico nella sia pur vastissima produzione di Dostoevskij. In questo romanzo Dostoevskij, secondo me volutamente, predilige il caos, proprio in senso letterale. Questo romanzo è formato da una massa magmatica di avvenimenti, di aneddoti, di storie messi assieme. La trama non c'è. Ci sono vari personaggi principali attorno a cui le storie vanno ad affastellarsi, ma l'incipit, il prosieguo e la conclusione della storia non ci sono secondo me volutamente; anche se molti critici hanno addossato proprio a questa caratteristica unica nella produzione di Dostoevskij un difetto macroscopico.
Vi cito uno dei suoi contemporanei, un indizio a caso, che è di Turgenev: "Dostoevskij si è compiaciuto di scrostarsi le sue ferite sanguinolente e gramose, ne ha fatto una brodaglia e ce l'ha propinata". Praticamente Dostoevskij ha messo insieme una sbobba vomitosa, secondo Turgenev, e ha detto: "Tie, bevete".
E altri ancora dissero:
"Dostoevskij ha svuotato tutti i cassetti di tutto quello che aveva scritto nelle vane epoche della sua vita, lo ha messo insieme e ha tirato fuori questo romanzo". Questo naturalmente nell'intimo; poi questa è l'ipocrisia dell'animo dell'uomo. Turgenev che proprio in questi anni in una enciclopedia a carattere europeo andava compilando la vita dei grandi scrittori russi, indicò ai compilatori francesi che volevano sapere il nome del più grande, il nome di Dostoevskij, uniformandosi al giudizio di tutti. Scrisse anche a Dostoevskij una lettera dove disse:
"E si devi essere certamente tu. Tu sei il più grande fra noi". Questo naturalmente nell'intimo aveva espresso quei giudizi che v'ho detto prima.

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